Vincolato con decreto del 06.12.2005 della Direzione Regionale dei Beni ed attività culturali, parte 2° titolo 1° del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 “edifici monumentali o di rilevante interesse ambientale”.
È la realizzazione del restauro conservativo di Palazzo Sonvilla, edificio con caratteristiche storiche signorili, sito in nel cuore del centro urbano di San Daniele del Friuli. Il fabbricato risale al XIV secolo e si impone come uno dei punti focali della città, sia per caratteri storici e formali, che per la sua considerevole mole. Il complesso comprende oltre all’edificio principale, anche un corpo laterale, posto in aderenza, denominato Casetta Adiacente, oggetto di altro intervento. Congiuntamente al rispetto dei vincoli monumentale e paesaggistico, una delle sfide della progettazione è stato il rispetto delle normative in materia di isolamento termico, acustico, abbattimento delle barriere architettoniche e di sicurezza. La ricerca del giusto equilibrio prevede soluzioni tecnicamente molto avanzate. Forte è stata la volontà di recuperare l’identità dell’edificio, mettendo in luce le caratteristiche artistiche che lo contraddistinguono. I materiali costruttivi esterni ed interni delle parti comuni, sono stati mantenuti e valorizzati con trattamenti conservativi, rispettosi delle peculiarità e preventivamente concordati con la Soprintendenza dei Beni Architettonici Archeologici Artistici e Storici. Tra gli elementi di massimo rilievo ci sono lo scalone di distribuzione ai piani, il soffitto a cassettoni dell’alloggio del piano terra e l’ordito ligneo originale della copertura. Introducendo nuove partizioni interne è stato favorito il cambio di destinazione d’uso dei locali, utilizzando gli spazi secondo un layout attuale in sintonia con le esigenze di vita moderne, nel rispetto dello stato di fatto. Tutte le opere aggiuntive rispetto al sistema originario sono state realizzate come una “seconda pelle” in modo tale da non compromettere la struttura. Un ruolo fondamentale è ricoperto anche dalla corte, in parte adibita a parcheggio per motivi funzionali ed in parte votata a giardino privato. Sarà un’ampia “stanza a cielo aperto” abbellita da piante ornamentali.
Vincolato con decreto del 06.12.2005 della Direzione Regionale dei Beni ed attività culturali, parte 2° titolo 1° del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 “edifici monumentali o di rilevante interesse ambientale”.
È la realizzazione del restauro conservativo di Palazzo Sonvilla, edificio con caratteristiche storiche signorili, sito in nel cuore del centro urbano di San Daniele del Friuli. Il fabbricato risale al XIV secolo e si impone come uno dei punti focali della città, sia per caratteri storici e formali, che per la sua considerevole mole. Il complesso comprende oltre all’edificio principale, anche un corpo laterale, posto in aderenza, denominato Casetta Adiacente, oggetto di altro intervento. Congiuntamente al rispetto dei vincoli monumentale e paesaggistico, una delle sfide della progettazione è stato il rispetto delle normative in materia di isolamento termico, acustico, abbattimento delle barriere architettoniche e di sicurezza. La ricerca del giusto equilibrio prevede soluzioni tecnicamente molto avanzate. Forte è stata la volontà di recuperare l’identità dell’edificio, mettendo in luce le caratteristiche artistiche che lo contraddistinguono. I materiali costruttivi esterni ed interni delle parti comuni, sono stati mantenuti e valorizzati con trattamenti conservativi, rispettosi delle peculiarità e preventivamente concordati con la Soprintendenza dei Beni Architettonici Archeologici Artistici e Storici. Tra gli elementi di massimo rilievo ci sono lo scalone di distribuzione ai piani, il soffitto a cassettoni dell’alloggio del piano terra e l’ordito ligneo originale della copertura. Introducendo nuove partizioni interne è stato favorito il cambio di destinazione d’uso dei locali, utilizzando gli spazi secondo un layout attuale in sintonia con le esigenze di vita moderne, nel rispetto dello stato di fatto. Tutte le opere aggiuntive rispetto al sistema originario sono state realizzate come una “seconda pelle” in modo tale da non compromettere la struttura. Un ruolo fondamentale è ricoperto anche dalla corte, in parte adibita a parcheggio per motivi funzionali ed in parte votata a giardino privato. Sarà un’ampia “stanza a cielo aperto” abbellita da piante ornamentali.