L’intervento ha preso in esame il tratto di canale di scarico delle acque provenienti dalla Zona Industriale, che dal depuratore prosegue estendendosi sino ad attraversare la Strada Statale.
Gli eventi piovosi improvvisi e violenti, che si abbattono in breve tempo, hanno creato per il canale un nuovo allarme tracimazione.
Inizialmente è stata realizzata un’opera di pulizia del fondo del canale, con la sopraelevazione degli argini atti a contenere gli eventi di piena. L’approccio è stato guidato dal paesaggio e delle destinazioni d’uso delle aree contigue.
La prima, a maggiore impatto ambientale, è quella del tratto più a nord, nella zona in cui il canale esce dal depuratore e attraversa aree agricole. Gli argini sono stati rialzati mediante una scogliera su ambo i lati del canale.
Nel tratto centrale, ove il percorso fiancheggia la zona agricola, si è proseguito con le realizzazione della scogliera; dove invece costeggia la zona artigianale, è stato realizzato un manufatto in calcestruzzo. Il muretto si è raccordato all’alveo artificiale già esistente, con sovrastante rete di protezione.
Nell’ultimo tratto di canale, su ambo gli argini, la protezione è realizzata in calcestruzzo armato con sovrastante rete di protezione. Allo stesso modo, i cordoli limitrofi al punto di allargamento del bacino e della vasca di raccolta, prima e oltre l’attraversamento della S.S. n. 463, sono stati dotati degli stessi parapetti.
Le opere di laminazione sul fondo del canale, realizzate in prossimità del suo allargamento, sono del tutto impercettibili. L’altezza del manufatto scolmatore è di poco superiore al livello dell’acqua.
Sotto la sede stradale è stato sostituito il tombotto a sezione rettangolare esistente con uno prefabbricato di ben più ampie dimensioni. Sono stati mantenuti invece i tre tubi di scarico in essere, i quali vengono interessati solo quando il canale in piena tracima e trova uno sfogo più ampio.
L’intervento ha preso in esame il tratto di canale di scarico delle acque provenienti dalla Zona Industriale, che dal depuratore prosegue estendendosi sino ad attraversare la Strada Statale.
Gli eventi piovosi improvvisi e violenti, che si abbattono in breve tempo, hanno creato per il canale un nuovo allarme tracimazione.
Inizialmente è stata realizzata un’opera di pulizia del fondo del canale, con la sopraelevazione degli argini atti a contenere gli eventi di piena. L’approccio è stato guidato dal paesaggio e delle destinazioni d’uso delle aree contigue.
La prima, a maggiore impatto ambientale, è quella del tratto più a nord, nella zona in cui il canale esce dal depuratore e attraversa aree agricole. Gli argini sono stati rialzati mediante una scogliera su ambo i lati del canale.
Nel tratto centrale, ove il percorso fiancheggia la zona agricola, si è proseguito con le realizzazione della scogliera; dove invece costeggia la zona artigianale, è stato realizzato un manufatto in calcestruzzo. Il muretto si è raccordato all’alveo artificiale già esistente, con sovrastante rete di protezione.
Nell’ultimo tratto di canale, su ambo gli argini, la protezione è realizzata in calcestruzzo armato con sovrastante rete di protezione. Allo stesso modo, i cordoli limitrofi al punto di allargamento del bacino e della vasca di raccolta, prima e oltre l’attraversamento della S.S. n. 463, sono stati dotati degli stessi parapetti.
Le opere di laminazione sul fondo del canale, realizzate in prossimità del suo allargamento, sono del tutto impercettibili. L’altezza del manufatto scolmatore è di poco superiore al livello dell’acqua.
Sotto la sede stradale è stato sostituito il tombotto a sezione rettangolare esistente con uno prefabbricato di ben più ampie dimensioni. Sono stati mantenuti invece i tre tubi di scarico in essere, i quali vengono interessati solo quando il canale in piena tracima e trova uno sfogo più ampio.