Il portale è situato in località Picaron di San Daniele del Friuli ed è l’ingresso a una casa colonica che porta a una corte privata. Al disopra del portone e ai lati dello stesso è presente un affresco diviso in riquadri che partendo da sinistra verso destra raffigura: la Madonna con Bambino e San Giovannino, al centro ci sono putti con motivi decorativi e tre stemmi, mentre a destra sono raffigurati Sant’Andrea, San Daniele e San Valentino.
Questo affresco è stato dipinto dal noto pittore Sandanielese Giulio Urbanis nel XVI secolo e più precisamente intorno al 1589-1590.
Esiste un vincolo paesaggistico e monumentale della Soprintendenza delle Belle Arti che riguarda sia il portale di proprietà privata (per me ditta committente) che l’affresco di proprietà pubblica.
Per questo motivo si può dire che è stato un lavoro corale svolto a quattro mani… anzi a sei, per l’esattezza! L’Arch. Compassi, incaricata dal comune, si è preoccupata di svolgere la documentazione per l’Ente proprietario dell’affresco, la scrivente si è impegnata per la produzione della documentazione architettonica e della direzione delle opere di restauro del portale, mentre la restauratrice Dott. Fontana si è dedicata all’affresco per conto del comune.
Al momento dell’inizio dei lavori l’intero immobile versava in pessime condizioni. Lo sporto di linda parzialmente distrutto, permetteva il copioso ingresso dell’acqua piovana nelle murature ed esponeva l’affresco alle intemperie. I problemi strutturali sono stati una priorità, infatti sulle murature si presentavano delle fessurazioni piuttosto importanti e distacchi d’intonaco dalla struttura sottostante.
La copertura è stata riprodotta secondo la tradizione locale, nel assoluto rispetto della tipologia edilizia esistente, operando un’accurata scelta dei materiali, delle essenze e della tipologia di consolidamento, meno invasivo possibile.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, in quanto rappresenta un “segno” ed un “arredo di qualità” del territorio di San Daniele, come è stato scritto sul mensile del paese (marzo 2018), il quale dedica la copertina e un articolo a questo restauro.
Il portale è situato in località Picaron di San Daniele del Friuli ed è l’ingresso a una casa colonica che porta a una corte privata. Al disopra del portone e ai lati dello stesso è presente un affresco diviso in riquadri che partendo da sinistra verso destra raffigura: la Madonna con Bambino e San Giovannino, al centro ci sono putti con motivi decorativi e tre stemmi, mentre a destra sono raffigurati Sant’Andrea, San Daniele e San Valentino.
Questo affresco è stato dipinto dal noto pittore Sandanielese Giulio Urbanis nel XVI secolo e più precisamente intorno al 1589-1590.
Esiste un vincolo paesaggistico e monumentale della Soprintendenza delle Belle Arti che riguarda sia il portale di proprietà privata (per me ditta committente) che l’affresco di proprietà pubblica.
Per questo motivo si può dire che è stato un lavoro corale svolto a quattro mani… anzi a sei, per l’esattezza! L’Arch. Compassi, incaricata dal comune, si è preoccupata di svolgere la documentazione per l’Ente proprietario dell’affresco, la scrivente si è impegnata per la produzione della documentazione architettonica e della direzione delle opere di restauro del portale, mentre la restauratrice Dott. Fontana si è dedicata all’affresco per conto del comune.
Al momento dell’inizio dei lavori l’intero immobile versava in pessime condizioni. Lo sporto di linda parzialmente distrutto, permetteva il copioso ingresso dell’acqua piovana nelle murature ed esponeva l’affresco alle intemperie. I problemi strutturali sono stati una priorità, infatti sulle murature si presentavano delle fessurazioni piuttosto importanti e distacchi d’intonaco dalla struttura sottostante.
La copertura è stata riprodotta secondo la tradizione locale, nel assoluto rispetto della tipologia edilizia esistente, operando un’accurata scelta dei materiali, delle essenze e della tipologia di consolidamento, meno invasivo possibile.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, in quanto rappresenta un “segno” ed un “arredo di qualità” del territorio di San Daniele, come è stato scritto sul mensile del paese (marzo 2018), il quale dedica la copertina e un articolo a questo restauro.