L’intervento è stato inserito e connesso nei lavori di ristrutturazione, ricalibratura e attraversamento S.S. 463 del canale di scarico depuratore C.I.P.A.F.
Si tratta di un impianto di sgrigliatura che si trova ubicato immediatamente dopo l’impianto di depurazione già esistente.
L’obiettivo è stato quello di risolvere l’annoso problema della raccolta dei residui e degli inerti provenienti dalla captazione delle acque dei piazzali del Consorzio Industriale. Le parti solide si depositavano nell’alveo, in particolare in prossimità delle condotte di attraversamento della Strada Statale. La possibilità di ostruzione e tracimazione diventava molto critica soprattutto in caso di precipitazioni copiose ed estemporanee. Questo fenomeno avrebbe potuto causare danni ai capannoni della limitrofa zona artigianale e alla circolazione veicolare.
La realizzazione dell’impianto è avvenuto senza mai interrompere il flusso del canale, che è stato deviato, a seconda delle fasi di realizzazione.
Primariamente sono stati eseguiti i lavori di costruzione dei manufatti in calcestruzzo, atti a supportare l’impianto meccanico di sgrigliatura.
In seguito sono state realizzate tre aperture sulla condotta interrata esistente al fine di far confluire le acque all’interno dell’impianto meccanico sgrigliatore. Ciò è stato possibile a mezzo di un intervento di sbarramento e direzionamento delle acque. Questa operazione ha lasciato così in secca la tratta di condotto su cui operare. L’ultimo atto è stato dedicato alla fornitura e posa in opera dell’elemento meccanico e alla sua messa in funzione.
L’intervento è stato inserito e connesso nei lavori di ristrutturazione, ricalibratura e attraversamento S.S. 463 del canale di scarico depuratore C.I.P.A.F.
Si tratta di un impianto di sgrigliatura che si trova ubicato immediatamente dopo l’impianto di depurazione già esistente.
L’obiettivo è stato quello di risolvere l’annoso problema della raccolta dei residui e degli inerti provenienti dalla captazione delle acque dei piazzali del Consorzio Industriale. Le parti solide si depositavano nell’alveo, in particolare in prossimità delle condotte di attraversamento della Strada Statale. La possibilità di ostruzione e tracimazione diventava molto critica soprattutto in caso di precipitazioni copiose ed estemporanee. Questo fenomeno avrebbe potuto causare danni ai capannoni della limitrofa zona artigianale e alla circolazione veicolare.
La realizzazione dell’impianto è avvenuto senza mai interrompere il flusso del canale, che è stato deviato, a seconda delle fasi di realizzazione.
Primariamente sono stati eseguiti i lavori di costruzione dei manufatti in calcestruzzo, atti a supportare l’impianto meccanico di sgrigliatura.
In seguito sono state realizzate tre aperture sulla condotta interrata esistente al fine di far confluire le acque all’interno dell’impianto meccanico sgrigliatore. Ciò è stato possibile a mezzo di un intervento di sbarramento e direzionamento delle acque. Questa operazione ha lasciato così in secca la tratta di condotto su cui operare. L’ultimo atto è stato dedicato alla fornitura e posa in opera dell’elemento meccanico e alla sua messa in funzione.