Vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 2004 art. 142 comma 1 lettera c) e lettera b).
È un locale a servizio di un’azienda agricola che si occupa tra le altre attività dell’allevamento amatoriale di daini, cervi e caprioli. Si tratta di una colonia di circa 70 capi fra adulti e piccoli, che trovano ospitalità in un’ampia area recintata. Siamo in piena zona collinare, piccoli avvallamenti e modeste alture si alternano con un ritmo lento e inesorabile, fino a giungere al laghetto di Ponte della Pietra, una vera e propria oasi naturale per molte specie di uccelli autoctoni. Vista la notevole valenza paesaggistica, tutelata anche dal vincolo della Soprintendenza, per il sito del nuovo fabbricato si è scelto un punto di avvallamento, nascosto da un’altura che lo sovrasta. Per evitare frane o smottamenti del terreno si è provveduto alla realizzazione di una scogliera in pietra di grosse dimensioni, intervallata da un manto erboso. A rendere ancora meno impattante la costruzione sono state infittite le essenze arboree già presenti. La forma e i materiali da costruzione sono stati scelti con la massima cura, al fine di rispettare il prezioso ambiente circostante e le imposizioni impartite dagli strumenti attuativi. Il progetto ha nei suoi assunti la velleità di conciliare un rapporto armonico tra uomo e natura. La costruzione non vuole essere solo uno strumento funzionale all’attività di pulizia, mantenimento, raccolta dei foraggi per l’alimentazione della colonia, ma allo stesso tempo vuole sforzarsi di stabilire un rapporto di rispetto e intesa con l’ambiente e la popolazione faunistica. Gli animali che visitano quotidianamente la proprietà non sono solo quelli dell’allevamento amatoriale, ma veri e propri stormi di uccelli e animali selvatici di piccola taglia.
Vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 2004 art. 142 comma 1 lettera c) e lettera b).
È un locale a servizio di un’azienda agricola che si occupa tra le altre attività dell’allevamento amatoriale di daini, cervi e caprioli. Si tratta di una colonia di circa 70 capi fra adulti e piccoli, che trovano ospitalità in un’ampia area recintata. Siamo in piena zona collinare, piccoli avvallamenti e modeste alture si alternano con un ritmo lento e inesorabile, fino a giungere al laghetto di Ponte della Pietra, una vera e propria oasi naturale per molte specie di uccelli autoctoni. Vista la notevole valenza paesaggistica, tutelata anche dal vincolo della Soprintendenza, per il sito del nuovo fabbricato si è scelto un punto di avvallamento, nascosto da un’altura che lo sovrasta. Per evitare frane o smottamenti del terreno si è provveduto alla realizzazione di una scogliera in pietra di grosse dimensioni, intervallata da un manto erboso. A rendere ancora meno impattante la costruzione sono state infittite le essenze arboree già presenti. La forma e i materiali da costruzione sono stati scelti con la massima cura, al fine di rispettare il prezioso ambiente circostante e le imposizioni impartite dagli strumenti attuativi. Il progetto ha nei suoi assunti la velleità di conciliare un rapporto armonico tra uomo e natura. La costruzione non vuole essere solo uno strumento funzionale all’attività di pulizia, mantenimento, raccolta dei foraggi per l’alimentazione della colonia, ma allo stesso tempo vuole sforzarsi di stabilire un rapporto di rispetto e intesa con l’ambiente e la popolazione faunistica. Gli animali che visitano quotidianamente la proprietà non sono solo quelli dell’allevamento amatoriale, ma veri e propri stormi di uccelli e animali selvatici di piccola taglia.